
02 Mar Artrosi, evitare la protesi al ginocchio grazie al trapianto di cellule mesenchimali
L’artrosi al ginocchio è una delle patologie più diffuse tra gli over 50 e spesso compromette l’articolazione del ginocchio rendendo necessario l’intervento di protesi. Tuttavia, esiste una tecnica mininvasiva del trapianto di cellule staminali mesenchimali che evita la protesi del ginocchio, spiega il dottor Pierantonio Gardelin, specialista in chirurgia ortopedica.
Come funziona il trapianto di cellule mesenchimali?
Il trapianto di cellule mesenchimali per artrosi è una tecnica innovativa, che si esegue da alcuni anni, con risultati straordinari. Il trattamento si esegue con cellule staminali mesenchimali, ovvero cellule immature e indifferenziate prelevate dal grasso del paziente e infiltrate nel ginocchio, o in qualunque altra articolazione in cui sia presente artrosi, in quanto hanno una forte azione antinfiammatoria, antidegenerativa e stimolano la produzione di cartilagine. Lo scopo del trapianto di cellule mesenchimali è evitare che la malattia artrosica progredisca fino ad arrivare alla necessità di una protesi.
Il trattamento è una procedura ambulatoriale che avviene in 3 fasi:
- si esegue anestesia locale
- si effettua il prelievo di grasso dall’addome o dalle cosce con un ago lungo e sottile tramite una microincisione. Il grasso prelevato finisce in una speciale siringa in cui ci sono delle microsfere di metallo che eseguono una microframmentazione del grasso separando le cellule mesenchimali intatte dal prodotto di scarto.
- si infiltrano nel ginocchio solo le cellule mesenchimali, estratte sotto forma di una specie di, pappetta, cellulare, e trasferite†sterilmente in una speciale sonda aghiforme. Iniettate nei punti desiderati dell’articolazione del ginocchio, iniziano a sviluppare il loro effetto antinfiammatorio, antidegenerativo e di stimolazione della cartilagine.
In quanto tempo è possibile camminare?
Subito dopo la terapia, il paziente cammina senza l’ausilio di stampelle, non ha bisogno di fisioterapia o degenza, dopo mezz’ora può tornare a casa, e riprendere le proprie attività normali, anche se è consigliato non esagerare con attività fisica o carichi. Infatti a volte il ginocchio si può gonfiare o rimanere dolente per uno o due giorni.
Quanti trattamenti servono?
È sufficiente una somministrazione unica. In Italia viene eseguita da circa 3 anni. In quelle ginocchia con artrosi non troppo avanzata in cui si è eseguita questa infiltrazione non si è ancora resa necessaria una seconda infiltrazione.
È possibile prevenire l’artrosi?
L’artrosi è una patologia degenerativa cronica, infiammatoria e va combattuta giornalmente a tavola con una corretta alimentazione e integratori naturali che abbassano l’infiammazione, insieme a una regolare attività fisica perché la muscolatura è importante per mantenere stabili le articolazioni artrosiche.
Infatti, proprio perché malate, le articolazioni artrosiche hanno problemi di instabilità; pertanto, movimento, fisioterapia e un buon recupero muscolare sono la migliore terapia.