Artrosi, infiltrazioni con proteine anti-infiammatorie: il caso “singolare” del dottor Pierantonio Gardelin

Artrosi, infiltrazioni con proteine anti-infiammatorie: il caso “singolare” del dottor Pierantonio Gardelin

Per curare l’infiammazione alla base dell’artrosi e ritardare la progressione della malattia, le infiltrazioni con proteine antinfiammatorie sono una delle tecniche più innovative. Ecco l’esperienza del dottor Pierantonio Gardelin, affetto da una precoce artrosi dell’anca, che si è sottoposto a questa terapia innovativa al Washington Medical Center di Milano.

Qualche settimana fa mi sono recato presso il Washington Medical Center di Milano per sottopormi a un trattamento innovativo per la cura dell’artrosi. Il trattamento, già sperimentato negli Stati Uniti, è stato introdotto da poco in Italia. Mi sono affidato alla dottoressa Maria Teresa Pereira, fisiatra e massima esperta di medicina rigenerativa che lavora presso il Washington Medical.

Il trattamento è durato circa mezz’ora, prevedeva:

  1. prelievo di sangue
  2. separazione meccanica (con una speciale apparecchiatura) delle cellule nel sangue, centrifuga e concentrazione di piastrine, fattori di crescita (non un semplice PRP)
  3. aggiunta di globuli bianchi che attivano le proteine in grado di disattivare enzimi e citochine (interleuchina1 e tgfBeta) responsabili dell’infiammazione dell’articolazione
  4. infiltrazione nell’articolazione artrosica sotto guida ecografica

Trattandosi di una terapia biologica, non presenta controindicazioni come nel mio caso.

Io, ortopedico con un’artrosi “singolare”

Il mio caso, un conflitto femoro acetabolare di tipo misto con prevalenza di retroversione acetabolare, è piuttosto singolare. Infatti, questo tipo di artrosi non presenta sintomi a livello strettamente articolare in questo stadio, ma coinvolge piuttosto l’aspetto extra-articolare. Questo significa che:

  1. il dolore non ha le tipiche caratteristiche di partenza dall’anca
  2. il dolore colpisce principalmente colonna vertebrale (lombalgia), tendini, muscoli, glutei, inguine

Il trattamento innovativo a cui mi sono sottoposto ha permesso di ridurre l’infiammazione artrosica, grazie alla combinazione di piastrine e proteine antinfiammatorie, ma non di eliminare definitivamente il dolore. Nel mio caso specifico, l’obiettivo del trattamento non era tanto risolvere il problema clinico definitivamente, ovvero risolvere il dolore d’artrosi, ma cercare di contenere l’infiammazione che è la base della patologia e limitarne la progressione.

Per risolvere il problema clinico e il dolore ad esso collegato, invece, sto eseguendo sessioni di fisioterapia assieme agli esperti del Washington Medical Center. Grazie a loro sto facendo un lavoro specifico e personalizzato, allo scopo di potenziare i muscoli e risolvere le contrazioni muscolari attraverso esercizi di stretching. Infine, grazie agli insegnamenti del prof. Lanzetta del Centro Nazionale Artrosi, sto curando attentamente l’alimentazione, anch’essa fondamentale tanto per la prevenzione che per la cura dell’artrosi.

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