
19 Lug Diario di un intervento: continua la storia del dottor Pierantonio Gardelin e della sua artrosi alle anche
Dopo vari trattamenti tra cui infiltrazioni con PRP (fattori di crescita) e proteine anti-infiammatorie dal sangue per curare la sua artrosi precoce, il dottor Pierantonio Gardelin si è sottoposto ad un’altra fase della terapia: l’infiltrazione di cellule mesenchimali da tessuto adiposo. Anche questo intervento è stato svolto presso il Washington Medical Center. Ecco il racconto dell’intervento e delle prime impressioni del dottor Pierantonio Gardelin.
PRIMO GIORNO
L’intervento, ieri, grazie alla collaborazione con il dottor Marco Attanasio, è andato bene. Ho avuto poco dolore fino a tarda serata, quando sono tornato a casa dopo essere rimasto nel pomeriggio presso il Washington Medical Center a Milano. La prima notte è andata piuttosto bene, ma stamattina, al risveglio, ho riscontrato qualche difficoltà nella deambulazione e qualche dolore a livello addominale, più che comprensibile, però, dato che il prelievo delle cellule mesenchimali mi era stato effettuato dal grasso dell’addome. Tuttavia, il pensiero che il peggio è passato e che da adesso in poi starò meglio mi fa sentire rassicurato e mi permette di vedere la mia guarigione in un’ottica decisamente positiva.
TERZO GIORNO
A tre giorni dal trattamento, il dolore è diminuito, anche se ho ancora un’andatura zoppicante. Non ho assolutamente male quando sto seduto o faccio le scale, anche se continuo a sentire dolore quando cammino, mi piego per allacciare le scarpe o eseguo dei movimenti di rotazione. Per timore che la colonna vertebrale risenta di questa andatura scorretta, stamattina mi sono rivolto ad Alessandro Lampugnani, fisioterapista del Washington Medical Center di Milano. Alessandro ha eseguito delle mobilizzazioni blande e quindi, sentendomi meglio, mi sono anche permesso di fare un po’ di mobilizzazioni ed esercizi di respirazione in autonomia. Nel pomeriggio sono andato in piscina a fare un po’ di nuoto libero poco intenso, sempre stando attento e pronto a smettere nel caso sentissi dolore. [non ho sentito dolore]
QUINTO GIORNO
A cinque giorni dal trattamento, continuo ad avvertire lieve dolore a livello addominale. Ho ancora un piccolo ematoma circoscritto, sotto all’ombelico, lievemente dolente. Per quanto riguarda le anche, avverto ancora un po’ di fastidio nel camminare, piegarmi per infilare i calzini ed allacciarmi le scarpe. Tuttavia, il miglioramento è evidente rispetto agli altri giorni, basti pensare che ieri sono riuscito anche a nuotare in mare senza avvertire alcun fastidio. Inoltre, ora faccio le scale senza problemi. Stamattina ho ripreso a fare gli esercizi fisioterapici di rieducazione motoria e posturale dell’anca che facevo sempre prima del trattamento e che avevo sospeso per 4 giorni, esercizi che mi avevano insegnato i fisioterapisti del Washington Medical Center di Milano. Sto cercando di mantenermi attivo. Comunque, sono consapevole del fatto che la prima settimana dopo qualunque trattamento è sempre complessa, quindi affronto con serenità il post-operatorio sapendo che il miglioramento, anche percepito, si farà sentire presto.
SETTIMO GIORNO
Dopo una settimana dal trattamento, noto che il miglioramento c’è, ed è graduale. Ho ancora qualche livido a livello addominale, ma non è più doloroso a meno che non lo tocchi. Per quanto riguarda la deambulazione, invece, ho avuto per la prima volta dall’intervento un’andatura quasi completamente normale! Il dolore è decisamente diminuito, anche se bisogna sottolineare che prima dell’intervento non soffrivo di dolore tanto intenso, grazie alla fisioterapia che ho sempre eseguito bene e alla cura che ho sempre avuto delle mie anche, sia facendo attività fisica, sia seguendo un’alimentazione sana e bilanciata. Oggi sono andato a giocare a tennis, nonostante sia consapevole che lo stato delle mie anche non sia ancora perfetto. Non riesco proprio a stare lontano dal campo, quindi ho deciso di provare a fare qualche palleggio, molto tranquillamente. Non ho sentito particolare dolore, ma devo ammettere che, purtroppo, sono ancora distante da una buona condizione atletica. Ad ogni modo, rimango positivo perché conto di recuperare rapidamente e di tornare presto ai livelli di prima. Ovviamente, adesso mi aspettano la sessione di stretching, quella di core stability e di tonificazione muscolare, oltre alle nuotate in piscina, per facilitare il recupero.