Chirurgia mininvasiva

CHIRIRGIA MININVASIVA

La protesi d’anca con recupero rapido per il paziente

I vantaggi di una tecnica che permette di tornare a camminare a pochi giorni dall'intervento

Questa via di accesso mininvasiva all’anca permette una semplice esposizione della cavità acetabolare del bacino ed il rispetto completo dei muscoli extrarotatori. L’intervento viene eseguito con il paziente in posizione supina in anestesia peridurale .
Anche in questo caso la tecnica mininvasiva permette una ferita di dimensioni estremamente contenute nel rispetto delle esigenze cosmetiche del paziente.

L’impianto della protesi d’anca si esegue con tecnica mininvasiva, che salvaguarda i tessuti molli periarticolari, ricostruisce la capsula articolare e riduce l’incisione cutanea a 7-8 cm. Tale procedura permette un più rapido recupero funzionale, potendo il paziente tornare a fare le scale entro 3-5 giorni dall’intervento, abbandonando i bastoni entro 2-3 settimane.

 

Si può scegliere di utilizzare questa tecnica in base alla valutazione di una serie di parametri quali: età del paziente, diagnosi, caratteristiche morfologiche del bacino, muscolatura, BMI (body mass index), presenza di osteofiti ovvero grado di degenerazione artrosica e tipo di stelo protesico da impiantare. Anche nelle protesi di ginocchio si esegue la tecnica mininvasiva che permette di salvaguardare l’integrità dei tessuti muscolari periarticolari.

CHIRURGIA MININVASIVA

Tutti i vantaggi per il paziente

Con una incisione di 8-10 cm contro i 15-20 cm di dieci anni fa, la via anteriore è molto utilizzata dai chirurghi ortopedici perché molto meno invasiva rispetto alla via d’accesso tradizionale.
La tecnica mini invasiva a risparmio dei tessuti per protesi d’anca offre vantaggi significativi rispetto alla tecnica tradizionale:

 

ridotte incisioni cutanee ( 9-10 cm per la tecnica con mono incisione, con riduzione delle dimensioni della cicatrice e migliore resa estetica )
ridotto sacrificio del tessuto muscolare e di tessuti tendinei e legamentosi
ridotto sacrificio di tessuto osseo per l’impianto della protesi
ridotto ricovero ospedaliero
precoce riabilitazione
accelerato recupero delle attività della vita quotidiana e pronto ritorno all’attività lavorativa