
01 Ott Ortopedia personalizzata: a ciascuno la sua soluzione
La medicina non segue le mode, e la chirurgia neppure. Questo è certo. Noi chirurghi seguiamo però l’innovazione tecnologica dei dispositivi, delle protesi e delle tecniche chirurgiche per poter dare ai nostri pazienti soluzioni scientificamente e clinicamente validate e sicure, moderne ed efficaci. Tuttavia, anche se innovative, non significa che siano indicate per tutti i pazienti. Ogni paziente è diverso e la stessa patologia può presentarsi con caratteristiche diverse in ogni paziente. Per esempio, sono tanti i fattori che influenzano il decorso dei sintomi della stessa malattia o l’efficacia della terapie: età, forma fisica, stile di vita (più sportivo o sedentario), genere (uomini e donne sono diversi anche quando si parla di articolazioni), peso corporeo, patologie associate, soglia del dolore, aspettative funzionali sono solo alcune delle molte variabili che tengo in considerazione quando devo valutare la terapia conservativa o chirurgica per la persona che ho di fronte a me in ambulatorio.
Proporre subito l’intervento di protesi quando invece potrebbe essere posticipato grazie a una terapia conservativa, oppure posporlo, anche se necessario, in favore dei trattamenti rigenerativi, non significa trovare la soluzione più adatta. Non esiste infatti un solo tipo di protesi o un solo tipo di tecnica chirurgica che va bene per tutti, così come proporre solo la medicina rigenerativa, che è un efficace trattamento per alcuni tipologie di pazienti con artrosi in fase iniziale, rischia di diventare un elemento di insoddisfazione delle cure per il paziente.
Insomma, le soluzioni per le patologie ortopediche sono tante: l’essere aggiornato su tecniche differenti, innovazione tecnologica e diversi tipi di protesi (stelo, lungo, corto, di rivestimento, ecc.), e l’esperienza sulle migliori terapie rigenerative mi permette di valutare con il/la paziente le soluzioni adatte a lui/lei.